“Valorizzare il ruolo della cultura per sviluppare un’identità mediterranea che sia rispettosa della multiformità delle nostre società, che promuova la diversità e che favorisca così le condizioni di sicurezza nel Mediterraneo”. È questo, come riferisce una nota del ministero, nelle parole del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano, l’obiettivo di “Italia, Culture, Mediterraneo” programma culturale che il MAECI, attraverso la sua rete all’estero, realizzerà nel 2018 nei Paesi dell’area del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA), e che sarà presentato lunedì 23 ottobre a Palazzo dei Normanni a Palermo, alla vigilia della Conferenza Mediterranea dell’OSCE, che l’Italia presidierà il 24 e 25 ottobre. “Quando abbiamo deciso di organizzare la Conferenza dell’Osce qui a Palermo, – ha detto il titolare della Farnesina – ci siamo resi conto che avevamo un’opportunita’ straordinaria per associare alla discussione sulla sicurezza una proposta di programma culturale nel Mediterraneo. Perche’ non ci possono essere stabilita’, sicurezza e pace, senza valori condivisi e il rispetto della cultura del vicino”. Per il ministro, “La Sicilia, per la sua storia, dove Arabi e Normanni hanno formato un fondamentale modello di integrazione sociale e di tolleranza religiosa tra popoli diversi puo’ essere il laboratorio dove si puo’ discutere di un nuovo futuro per le due sponde del Mediterraneo”.